La dichiarazione Iva 2020, per il 2019, in scadenza il 30 aprile si potrà presentare entro il 30 giugno 2020. È uno degli effetti della sospensione degli adempimenti fiscali dall’8 marzo al 31 maggio 2020, prevista dal Dl Cura Italia. Restano fermi gli obblighi in materia di fatturazione elettronica e corrispettivi telematici, in quanto si tratta di adempimenti aventi prevalentemente valenza commerciale tra le parti. Per il saldo Iva 2019, il cui termine ordinario è scaduto ieri, 16 marzo, ma che si può ancora pagare entro il 20 marzo, i contribuenti che non beneficiano di alcuna sospensione, anche perché con ricavi o compensi superiori a 2milioni di euro nel 2019, possono eseguire il pagamento entro il 30 giugno 2020, pagando le somme dovute con la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successiva al 16 marzo. Si può anche spostare il pagamento al 30 luglio 2020, maggiorando le somme (Iva più aumenti dello 0,40%) di un ulteriore 0,40%. Ad esempio, chi sposta il saldo Iva 2019 di 20mila euro, tenuto conto che la maggiorazione fino al 30 giugno, è uguale a 320 euro, lo 0,40% in più, per l’ulteriore spostamento fino al 30 luglio 2020, va calcolato sull’importo di 20.320 euro, che è uguale a 81,28 euro, in totale 20.401,28 euro.